Il Lean Six Sigma Green Belt è una tappa fondamentale nel percorso del miglioramento continuo e della padronanza della sua metodologia più diffusa e apprezzata.

Il Lean Six Sigma fonde due filosofie che hanno riscritto il concetto di efficienza aziendale:

  • la metodologia Lean, finalizzata principalmente a ridurre gli sprechi,
  • il Six Sigma, che nasce per ottimizzare i processi partendo dalla riduzione della la variabilità.

Insieme garantiscono un bagaglio di conoscenze e competenze in grado di esaltare le capacità di valutazione dei processi aziendali.

Come per ogni traguardo della metodologia Lean Six Sigma, è prevista una certificazione riconosciuta a livello internazionale. In particolare, la Certificazione Green Belt porta in dote l’abilità di gestire autonomamente un progetto di miglioramento e, non meno importante, i componenti del team necessario a portarlo a termine.

La struttura del corso Green Belt

Il corso per ottenere la Certificazione Green Belt si articola in due fasi solo apparentemente distinte, ma che nella realtà si rinforzano vicendevolmente:

  • in aula (fisica o virtuale) c’è l’apprendimento della metodologia e dei suoi strumenti,
  • in azienda, contestualmente, viene sviluppato il progetto di miglioramento il cui completamento è indispensabile ai fini della certificazione.

La costante alternanza tra lezioni teoriche e applicazione pratica è uno dei segreti del corso Green Belt, perché il discente può immediatamente sottoporre al vaglio della propria realtà aziendale gli strumenti suggeriti in aula.

Non solo: le difficoltà e i dubbi emersi nello sviluppo del progetto possono essere analizzati e risolti in aula o negli appositi one-to-one col docente, evitando inutili perdite di tempo e facilitando il raggiungimento degli obiettivi preposti.

Punti chiave

Durante il percorso di formazione, una Green Belt viene a contatto con tutti i temi necessari a svilupparne le qualità necessarie a portare a termine progetti di miglioramento dei processi aziendali.

In particolare durante il corso i discenti apprendono:

  • la filosofia Lean e i suoi strumenti: attraverso la responsabilizzazione delle risorse si ottengono la riduzione degli sprechi, lo snellimento e la standardizzazione dei processi, tutte logiche premesse dell’efficienza operativa.
  • l’approccio Six Sigma: il metodo che ha rivoluzionato il mondo imprenditoriale passa istantaneamente dalla teoria alla pratica attraverso i progetti di miglioramento scelti in accordo con la direzione aziendale cui le risorse fanno capo.
  • il modello DMAIC, con la possibilità di vivere in parallelo l’aspetto teorico e operativo delle sue 5 fasi.

Le 5 fasi del modello DMAIC

  • Define: definizione della criticità sulla quale si intende intervenire, dell’impatto che il progetto avrà sul business e del team che se ne occuperà;
  • Measure: pianificazione ed esecuzione di una raccolta dati utile a comprendere il rendimento del processo e su quali leve agire al fine di migliorarlo;
  • Analyze: individuazione, tramite analisi quantitativa e qualitativa, delle principali cause alla base della criticità riscontrata;
  • Improve: scelta e, in seguito a eventuali ‘prove pilota’, implementazione delle soluzioni correttive;
  • Control: verifica dell’efficienza delle soluzioni implementate, standardizzazione delle nuove pratiche e monitoraggio nel medio e lungo periodo.

Quali sono le conoscenze che caratterizzano una Green Belt?

L’obiettivo di un corso Green Belt è costruire un nuovo mindset nel valutare i processi aziendali e, di conseguenza, nell’approcciarne le eventuali criticità.

Il mantra di una Green Belt diventa y=f(x): a ogni valore di una variabile in entrata (input) del processo corrisponde un valore della variabile in uscita (output).

In questa ottica, l’apprendimento del modello principe in ambito di attuazione della metodologia Lean Six Sigma, il DMAIC, diventa il fulcro dell’intero percorso.

Le fasi suggerite dal celebre acronimo (Define, Measure, Analyse, Improve, Control) accompagnano il discente lungo il percorso che conduce al miglioramento continuo.

Necessità e desideri del cliente

Alla base di tutto c’è la capacità di interpretare le necessità e i desideri del cliente, senza dimenticare che, a seconda delle mansioni, il riferimento può essere indirizzato al

  • cliente esterno, qualora la risorsa abbia diretta interazione con lo stesso, ma più frequentemente al
  • cliente interno, cioè a un’altra funzione interna all’azienda destinata a trasformare in input l’output prodotto dalla summenzionata risorsa.

Una Green Belt acquisisce gli strumenti per raccogliere la ‘voce del cliente’ e trasformarla in una specifica caratteristica ‘CTQ’ (critical to quality), misurabile e, di conseguenza, parametrabile e standardizzabile.

La fase di misurazione è uno degli elementi che maggiormente definiscono la metodologia, nonché quello potenzialmente più impattante sui destini del progetto. Richiede conoscenza degli strumenti utili a validare il sistema di misura, a stabilire eventuali campionamenti statistici e, infine, a raccogliere i dati necessari.

Il passaggio dalla cieca fiducia nell’esperienza (analisi qualitativa a sé stante) alla comprensione dell’importanza del dato oggettivo (l’analisi quantitativa assiste quella qualitativa) è uno snodo fondamentale nell’evoluzione della mentalità di una Green Belt.

Altro elemento caratterizzante è il momento del ‘Control’, in vista del quale si acquisiscono strumenti utili a verificare l’efficacia delle azioni migliorative implementate e la capacità del processo di mantenere nel tempo i nuovi elevati standard prestazionali.

  • le competenze per monitorare i progressi del processo
  • la cultura proattiva per comprendere l’importanza di tale monitoraggio.

I benefici di avere una Green Belt nella tua organizzazione

Formare una risorsa interna in grado di padroneggiare la metodologia Lean Six Sigma permetterà all’azienda di avviare in autonomia progetti di miglioramento.

A differenza di una Black Belt e di una Master Black Belt, la Green Belt dedica ai progetti di miglioramento soltanto una parte del proprio tempo in azienda (generalmente individuata nel 25%), ma il cambio di mentalità è totale. Il nuovo modo di ragionare diventa un fedele compagno di lavoro che col passare del tempo non si affievolisce, ma al contrario tende a dilatare i propri effetti.

Inoltre una Green Belt non si limita a recitare un ruolo attivo nella revisione dei processi aziendali, ma facilita la diffusione di una nuova filosofia.

L’acquisizione di strumenti tecnici, infatti, viene corredata da un’ampia gamma di ‘competenze soft’ che permettono alla risorsa di interagire con particolare efficacia sia all’interno del proprio gruppo di lavoro, sia nei confronti delle altre funzioni aziendali.

Leadership, gestione del cambiamento e della motivazione, mediazione dei conflitti e negoziazione, comunicazione efficace e pensiero creativo: una Green Belt intraprende un percorso che ne ridefinisce anche le competenze sociali ed emotive.

Un cambio di prospettiva

Al termine del percorso, una Green Belt guarda l’universo aziendale con occhi nuovi e il fatto di aver completato con profitto un processo di miglioramento, non può che rinforzarne la fiducia nella metodologia, rendendo la risorsa l’ideale testimonial per estendere il cambiamento di filosofia all’intera azienda.

Se ti interessa un approfondimento sui vantaggi di avere delle figure Green Belt in Azienda, puoi leggere questo articolo.

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