Leanprove affianca le aziende con attività di formazione e consulenza in ambito Lean e Lean Six Sigma in grado di creare una nuova cultura e di far ottenere alle imprese immediati benefici finanziari.
Lean Six Sigma
Il Lean Six Sigma combina la filosofia di produzione Lean e il programma di gestione della qualità, Six Sigma. La metodologia Lean Six Sigma è applicata con successo in aziende sia manifatturiere che di servizi.
Mira all’eliminazione dei difetti e degli sprechi. Esercita un controllo del processo tale da avere soltanto 3,4 parti difettose per milione. Limita così la variabilità del processo.
Motorola ha inventato il processo di miglioramento della qualità Six Sigma nel 1986. Da allora il Six Sigma fornisce un linguaggio comune in tutto il mondo per misurare la qualità. Così è diventato uno standard globale in continua evoluzione a supporto della managerialità.
Leanprove ha sviluppato il primo progetto Six Sigma in Italia con General Electric nel 1996.

Prof. Gabriele Arcidiacono Presidente Comitato Scientifico Internazionale di Leanprove
“Il Lean Six Sigma – afferma il Prof. Gabriele Arcidiacono – può essere visto come un Programma di Miglioramento Continuo pensato per le persone e vissuto con le persone.
Infatti il fattore umano è al tempo stesso protagonista e primo beneficiario del Miglioramento che funziona: ottimizzare i processi aumenta la qualità e il benessere lavorativo delle risorse e sono loro a garantire nel tempo la sostenibilità del Programma e i suoi risultati.
Sviluppo delle competenze e gratificazione sono quindi i principali effetti, oltre alla creazione e alla diffusione di un linguaggio condiviso, che la Metodologia fornisce quando si lavora in modo integrato su Process e Human Excellence.”
Che cos’è il Lean Six Sigma?
Il Lean Six Sigma è una metodologia applicata dalle imprese che intendono guidare scelte aziendali. Scelte orientate al raggiungimento di obiettivi di eccellenza sostenibile nei processi dell’intera organizzazione. Tale metodologia è una tra le più rigorose che esista. È dedicata al miglioramento dei processi aziendali, con lo scopo di incrementare la qualità del prodotto o servizio offerto e l’efficienza della catena di produzione, garantendo così una riduzione dei costi.
Queste finalità sono raggiungibili per il fatto che proprio quest’approccio metodologico nasce dal connubio del Six Sigma e del Lean Thinking.
- Il Six Sigma è un programma di gestione della qualità orientato alla riduzione delle difettosità prodotte.
- Il Lean Thinking è una strategia operativa che si concretizza nella riduzione delle attività di spreco annidate tra i processi aziendali. Quindi soltanto dall’integrazione sinergica di questi due approcci riusciamo a raggiungere gli obiettivi concreti di miglioramento aziendale.
Il Six Sigma
Il Six Sigma è una metodologia che pone attenzione sull’analisi della variabilità dei processi che generano difettosità. Il fine è porre un controllo statistico, sistematico e sostenibile su di essi. Per mantenere la qualità del prodotto o servizio generato, ad un determinato livello, particolarmente favorevole per il cliente, ovvero Six Sigma (6σ). Il Six Sigma (6σ) è dunque l’obiettivo della metodologia e la misura dell’eccellenza di un processo. Significa che la variabilità di quella caratteristica della popolazione analizzata, che esprime la qualità del processo, è talmente ridotta da permettere di poter raggiungere su di esso un controllo robusto.
Tanto da avere una probabilità soltanto di 3,4 parti difettose per un milione di parti prodotte, ovvero un rendimento di processo pari al 99,99966%.
Il significato di Six Sigma (6σ), è composto dal concetto statistico di variabilità di una popolazione analizzata. Viene indicato con “σ” e dal “6” che è il miglior livello di questo indicatore di dispersione, perché rappresenta un processo che ha un livello di difettosità residuale, con tendenza ad ottenere una grande quantità di output privi di difetti.
Questa metodologia, concepita a supporto del miglioramento dei processi produttivi, è stata trasformata da General Electric nella metà degli anni ’90 in un programma di gestione della qualità.
Successivamente è divenuta il modello manageriale con il quale gestire l’intero business. Infatti originariamente si era sviluppata nell’area manufacturing, ed era stata definita poi, erroneamente, adatta soltanto a questo tipo di organizzazioni.
In realtà, si è poi diffusa anche nelle realtà service con grande successo. Oggi contribuisce significativamente alla riduzione della variabilità dei processi.
Il Lean Thinking
La Lean invece è una filosofia di pensiero nata nel mondo Automotive. Viene poi universalmente applicata in settori e ambiti diversi, con ha l’obiettivo di eliminare gli sprechi e di aumentare l’efficienza all’interno di attività operative. L’intera filosofia si sviluppa attorno ad un concetto chiave, quello del Valore del prodotto o del servizio offerto al cliente. Valore da ricercare nelle singole attività che lo creano. Si parla oggi di una vera e propria strategia operativa. Una strategia che, tramite l’utilizzo di tool specifici, è in grado di conoscere le attività di spreco per ridurle e di rilevare e mantenere il valore aggiunto di tutte quelle attività che determinano la qualità del prodotto o servizio.
Integrazione tra Lean Thinking e Six Sigma
Dunque perché integrare le due metodologie?
Perché il Six Sigma non è in grado di dare ai processi quella spinta di velocità e flessibilità richiesta dal mercato e la Lean non è in grado di tenere sotto controllo statistico un processo.
Soltanto insieme diventano un’unica potente metodologia a supporto di tutto il programma di sviluppo dell’eccellenza operazionale.
Grazie a questo connubio perfetto di Lean e Six Sigma, si può ottenere un approccio metodologico rigoroso e strutturato, orientato al miglioramento dei processi aziendali in termini di performance e robustezza.

Il Lean Six Sigma permette di gestire progetti operativi per
- Ridurre la variabilità dei processi
- Semplificare i processi
- Governare e migliorare i processi
- Saving: conseguire consistenti e sostenibili benefici economici
- Rimanere competitivi a parità di risorse
La roadmap DMAIC
Il percorso tipico di applicazione della metodologia Six Sigma è la roadmap di problem solving chiamata DMAIC
- DMAIC è l’acronimo di Define, Measure, Analyze, Improve, Control
- Define: fase iniziale di osservazione e conoscenza del processo aziendale.
- Measure: step successivo di rilevazione oggettiva, cioè per mezzo di dati, che ne misurino le prestazioni e le variabili del processo stesso.
- Analyze: fase che va a definire, attraverso l’utilizzo di strumenti statistici e di analisi qualitativa del team di progetto, le cause radice delle difettosità rilevate.
- Improve: al quarto step di questa roadmap, si definiscono le soluzioni specifiche per le cause riscontrate e, dopo l’implementazione delle stesse e le osservazioni del “nuovo” processo, si passa all’ultima fase.
- Control: in questa ultima fase si identificano le attività e gli strumenti per monitorare il livello di miglioramento raggiunto. Quindi le modalità di controllo sostenibile che serviranno, non solo a controllare che i processi raggiungano i risultati target, ma soprattutto a “guidarli”, rilevando continuamente nuove opportunità per un miglioramento.
L’organizzazione aziendale
Il piano di formazione sulla metodologia Lean Six Sigma è definita e organizzata secondo un modello precisato nella normativa STANDARD ISO 18404 E ISO 13053.
Esistono infatti diversi livelli di competenza. I livelli del Lean Six Sigma prevedono l’acquisizione di specifiche conoscenze e l’individuazione e attribuzione di specifici ruoli all’interno di un’organizzazione aziendale.
I livelli del Lean Six Sigma sono denominati secondo una logica simile a quella delle arti marziali: yellow belt, green belt e black belt.
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LSS Yellow Belt
Figura aziendale con capacità di analisi e miglioramento dei processi aziendali per mezzo di un approccio di Problem Solving strutturato.
È in grado di applicare tecniche di individuazione e riduzione degli sprechi aziendali, per aumentare l’efficienza e la redditività aziendale. Inoltre, la risorsa Yellow Belt ha ricevuto una formazione di base sulla metodologia Lea Six Sigma. Formazione che gli consente di partecipare attivamente all’interno di un team di Miglioramento Continuo e allo sviluppo di progetti operativi di livello Lean Six Sigma maggiori.
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LSS Green Belt
Figura aziendale che sviluppa in autonomia e dietro assegnazione di obiettivi aziendali, la capacità di analisi e miglioramento dei processi aziendali. Tramite l’utilizzo di una metodologia di Problem Solving strutturato, per l’individuazione e riduzione degli sprechi aziendali, persegue l’aumento dell’efficienza e la redditività aziendale. Inoltre è in grado di raccogliere, elaborare e analizzare statisticamente dati dei processi aziendali, al fine di impostare azioni correttive e prendere decisioni in maniera oggettiva (data driven). La Green Belt ha ricevuto una formazione di dettaglio sulla metodologia, appreso conoscenze statistiche, utili a governarne in autonomia gli strumenti, divenendo capace di rivestire ruoli di responsabilità (Team Leader) nella gestione dei progetti e fornisce supporto alle Lean Six Sigma Black Belt.
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LSS Black Belt
Figura aziendale che si dedica totalmente, o per gran parte del proprio tempo, ai progetti Lean Six Sigma. Questa figura ha competenze elevate su metodologia e strumenti statistici di analisi e controllo dei processi. Inoltre è responsabile dei progetti strategici e della formazione interna e oltreché della supervisione delle figure Lean Six Sigma Green Belt.
Perché la formazione sulla metodologia Lean Six Sigma si concretizzi in un progetto di cambiamento e di miglioramento effettivo è necessario che si crei in azienda la consapevolezza dell’importanza di un nuovo modo di agire e di pensare, che coinvolga ogni area aziendale a tutti i livelli.
Infatti è necessario preparare il Team al Lean Six Sigma.
In relazione alla dimensione aziendale e gli obiettivi del business, il Lean Six Sigma viene implementato con una vera e propria organizzazione organigrammatica parallela a quella aziendale, dove spesso, per ogni area/funzione aziendale, troviamo una struttura di gerarchica dei vari livelli yellow, green e black belt.
“La sinergia di due modelli, uno americano (Six Sigma) e uno giapponese (approccio Lean), permette da una parte di fare, in senso lato, fund raising per auto sostenersi (ogni progetto “certifica” i benefici economici raggiunti) e dall’altro di creare più efficienza attraverso un’attenta e rigorosa disciplina di caccia agli sprechi. Del resto il controllo rigoroso dei conti è una priorità. Risulta molto utile seguire questi approcci in team, non affidarli solamente ai cosiddetti “esperti”. Anzi si commette un grave errore se si relega questo tema solo agli addetti ai lavori. Il Lean Six Sigma è un modello capace anche e soprattutto di “ingaggiare” (nel senso anglosassone del termine) le persone, farle lavorare insieme, farle lavorare meglio e con maggiore gratificazione.”
Prof. Gabriele Arcidiacono Presidente Comitato Scientifico Internazionale di Leanprove
I benefici del Lean Six Sigma
L’obiettivo principale di ogni azienda, che avvia un percorso di applicazione di una nuova metodologia, è molto spesso quello della riduzione dei costi e quindi di una massimizzazione dei profitti, al fine di sviluppare il livello competitivo di mercato raggiunto e di rendere sostenibile l’intervento, ossia di ottenere un ritorno sull’investimento.
L’impiego del Lean Six Sigma riesce a contribuire al miglioramento della qualità dei prodotti e servizio offerti al cliente, attraverso una sistematica eliminazione degli sprechi e una riduzione della variabilità dei processi che li generano, garantendo all’azienda una gestione efficiente attraverso un modello manageriale rigoroso basato su dati e informazioni di processo, che permette di scoprire le cause delle inefficienze operative e quindi le opportunità di miglioramento.
Dall’applicazione della metodologia derivano benefici concreti. Sintetizzati nel miglioramento delle prestazioni di processo dal punto di vista dell’efficienza economica esprimibile come:
- riduzione dei costi,
- aumento della produttività
- incremento delle vendite
- maggior flessibilità dei processi
- migliore gestione del tempo disponibile
Tutto ciò tutto genera una maggior customer satisfaction e quindi un incremento del vantaggio competitivo aziendale.
I punti di forza del Lean Six Sigma
“Perché una qualità del 99.9% non basta?”
- Fornisce strumenti standard per migliorare i processi di business
- Rende i processi trasparenti e gestibili
- Consente di prendere decisioni basandosi su fatti oggettivi
- Fornisce un programma per una crescita profittevole
- Allinea gli obiettivi organizzativi e di processo
- Aiuta a focalizzarsi sul cliente
- Stabilisce un “linguaggio comune” all’interno dell’organizzazione
- 5.000 operazioni chirurgiche sbagliate a settimana
- Acqua non potabile per quasi 15 minuti al giorno
- 2 atterraggi sbagliati ogni giorno nei principali aeroporti
- 200.000 prescrizioni mediche sbagliate all’anno
- Blackout elettrici per quasi 7 ore al mese
- 20.000 articoli di posta smarriti all’ora