La suddivisione per colori e per cinture non è certo cosa nuova nel mondo orientale. Non stupisce quindi che una metodologia come il Lean Six Sigma, che segue gerarchie spesso differenti da quelle di organigramma aziendale, ma che si basano piuttosto su conoscenze e competenze acquisite e certificate, come nelle arti marziali, fatte anche di rigore e metodo, abbia adottato tale criterio per l’identificazione dei livelli raggiunti, nell’ambito del Continuos Improvement, dalle figure professionali che giungono al termine di un percorso di formazione Lean Six Sigma.

A livello normativo (con la ISO 13053-1 e 2 e la ISO 18404), sono riconosciuti tre livelli, identificati dai colori Giallo, Verde e Nero, con relative cinture Yellow Belt, Green Belt, Black Belt, prevedendo, oltre quest’ultima, la figura più alta “in grado” di Master Black Belt. Non è poi raro sentire parlare anche di White Belt, cintura Bianca, senza che la normativa ne faccia riferimento.

L’organizzazione operativa della metodologia Lean Six Sigma prevede quindi, di fatto, 5 diversi livelli professionali, vediamoli insieme.

White Belt. È il livello base della metodologia, quello alla portata di tutti e che tutti, in una organizzazione basata sul Lean Six Sigma, sono chiamati a conoscere, per poter prender parte a quel flusso, fatto di metodi e linguaggio comuni, che guidano l’organizzazione sulla strada del miglioramento continuo. La White Belt, una sorta di livello 0, è una figura che conosce concetti e strumenti base del Lean Six Sigma, capace di applicarli su piccoli progetti di miglioramento, puntuali e quotidiani, ma non ancora in grado di esser parte attiva e indipendente di un vero e proprio gruppo di lavoro Lean Six Sigma.

Yellow Belt. Questo è il primo vero livello previsto formalmente dalla metodologia, al quale è associata una formazione in genere molto snella, che permette, a chi lo raggiunge, di poter ottenere la conoscenza di molti strumenti necessari per affrontare in modo strutturato i progetti di miglioramento, seguendo il ciclo DMAIC della metodologia Lean Six Sigma. La Yellow Belt è una figura che prende parte in modo attivo allo svolgimento dei progetti, guidato e supportato dai livelli superiori e in affiancamento alle Green Belt nell’applicazione della metodologia, come membro effettivo e attivo del proprio gruppo di lavoro Lean Six Sigma.

Green Belt. Il secondo livello consente di formare professionalità in grado di coordinare, come responsabili, progetti Lean Six Sigma di media difficoltà, nei quali definire, misurare, analizzare, migliorare e monitorare i processi aziendali. La Green Belt conosce in maniera completa il ciclo DMAIC e gli strumenti della metodologia, riesce autonomamente ad applicarli e svilupparli ed è a capo del proprio gruppo di lavoro Lean Six Sigma. Inoltre, partecipa in modo attivo a progetti di miglioramento più ampi e complessi affidati a figure più esperte e più alte in grado nella “scala di colori”. Grazie alla sua formazione e alle conoscenze e competenze, acquisite e sviluppate, sia in ambito di analisi dei processi e dei dati sia nell’area statistica, la Green Belt diviene in azienda una figura operativa di riferimento per lo sviluppo di progetti di miglioramento, sotto la guida più esperta di una Black Belt.

Black Belt. Il terzo livello porta, attraverso un percorso più lungo e approfondito degli altri, alla formazione di figure professionali in grado di guidare progetti di Problem solving su processi più complessi e articolati, formare e far crescere le figure di livello inferiore e coordinare più gruppi di lavoro Lean Six Sigma, nello sviluppo contemporaneo di più progetti di miglioramento. La Black Belt acquisisce un grado di professionalità elevato che esprime quotidianamente nella risoluzione di problemi, anche non strettamente correlati ai tipici ambiti di applicazione della metodologia Lean Six Sigma, ma ogniqualvolta sono necessarie al contempo doti di Problem solving, leadership e di approccio mentale e operativo rigoroso e strutturato. La Black Belt è esperta di tutti gli strumenti del Lean Six Sigma, anche i più complessi, aiuta l’organizzazione nell’individuazione puntuale dei progetti strategici di miglioramento, apportando il proprio valore aggiunto nella risoluzione degli stessi grazie alla sua conoscenza approfondita del metodo e si configura come vero e proprio vettore, promotore e agente del cambiamento (Change maker) in azienda. È in sostanza la figura manageriale di riferimento del programma aziendale di miglioramento continuo.

Master Black Belt. L’ultimo livello del percorso Lean Six Sigma è l’espressione più alta del percorso di conoscenze e competenze della metodologia e assicura all’azienda una guida affidabile lungo il percorso di cambiamento che porta all’Eccellenza dei processi. La Master Black Belt è una figura professionale di spicco così come sono eccezionali le competenze e conoscenze della metodologia che possiede. Le cinture nere Master hanno, oltre ad approfondite conoscenze statistiche e di analisi dei processi, elevate capacità di leadership, sono innovative e dimostrano costantemente un forte impegno per l’applicazione quotidiana della metodologia, il progresso della qualità e del miglioramento dei processi, istruendo e guidando al contempo tutte le risorse e i progetti Lean Six Sigma in azienda, configurandosi come responsabile ultimo del cambiamento aziendale. La Master Black Belt, quasi in qualità di consulente interno, collabora con il top management nella scelta dell’indirizzo strategico e nella definizione dei relativi indicatori, contribuisce alla redazione del piano formativo delle risorse, supporta e forma Black Belt e Green Belt nell’applicazione continuativa e quotidiana del processo DMAIC e nella selezione e uso degli strumenti e delle tecniche richieste dei singoli scenari di progetto, sostenendo nel tempo lo sviluppo e il mantenimento della cultura del miglioramento continuo e della metodologia Lean Six Sigma.

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