Tutti parlano di cambiamento in questo periodo, di quanto sia importante seguire il flusso della poca stabilità che ci circonda, accettandola e reagendo al meglio. In azienda si cercano sempre più figure che si occupano di innovazione, miglioramento continuo, leadership.
Ma quali sono le competenze e gli strumenti che queste risorse dovrebbero avere per gestire al meglio il processo di cambiamento?
Da anni formiamo i nuovi Change Maker utilizzando principalmente la Theory U.
Capiamo insieme il perché abbiamo scelto questo metodo e perché è così efficace.
Affrontando le tue resistenze al cambiamento, potrai comprendere a fondo le resistenze degli altri e imparare a gestirli al meglio
Ognuno di noi mostra e porta con sé delle forme di resistenza al cambiamento. Il percorso a forma di U che Otto Scharmer invita a seguire, indica che il passo fondamentale per iniziare il percorso è quello di lasciar andare i nostri preconcetti e i pregiudizi personali, di cui siamo tutti portatori. È proprio questo primo passo, fatto di consapevolezza, ad aprire la strada al cambiamento. Tramite la realizzazione di questa consapevolezza, il processo di cambiamento potrà avere un buon successo, a partire da noi. Quando invece ci è richiesto di stimolare la consapevolezza negli altri, il metodo migliore è quello di agire non con affermazioni, ma tramite domande che sappiano aiutare e guidare l’analisi.
Il cambiamento non è più calato dall’alto, ma “co-creato” e condiviso, per generare una forte motivazione nel team
Quando ci sentiamo parte attiva di un processo di cambiamento è proprio in quel momento che investiamo e siamo motivati ad affrontare ogni avversità in modo coraggioso e consapevole. Se sentiamo un cambiamento imposto e non condiviso, trovare lo stesso impegno per affrontarlo diventa molto più difficile. Otto Scharmer ha ideato i “Coaching Circle”, una modalità di interazione nata per far emergere nei team la sinergia che porta alla risoluzione dei blocchi e problematiche.
Potrai mettere in atto il metodo per qualsiasi cambiamento seguendo le varie fasi di apertura e il processo emotivo naturale, per far emergere un futuro ideale e non casuale
Durante il percorso a U, a un certo punto, si visualizza il futuro ideale: è un momento fondamentale utile a scegliere la direzione giusta del cambiamento che andremo a implementare. Uno degli aspetti di maggio interesse è che, nella maggior parte dei casi, il futuro visualizzato non è quello che le persone avevano pensato in precedenza, ma qualcosa di lontano dalle loro aspettative e, in quanto tale, inaspettato.
“Una mente aperta è la capacità di sospendere le vecchie abitudini di giudizio, di vedere con occhi nuovi”.
Claus Otto Scharmer
Perché quando ci si lascia andare e ci apriamo a un nuovo futuro, con mente aperta, cuore aperto e volontà aperta, cambia la nostra percezione del futuro ed emerge quello che davvero desideriamo, senza il peso del nostro passato o dei nostri preconcetti.
Con il metodo condiviso della Theory U è possibile contrastare le resistenze in azienda e far crescere gruppi motivati che portano avanti progetti di miglioramento, ma per cambiare il mondo intorno a noi il cambiamento deve prima partire da noi.
Cosa lascerai andare da domani per iniziare il tuo percorso di cambiamento? Scopri di più sui nostri corsi.