In questo anno, ricco di eventi imprevedibili, in un sfida globale senza precedenti, siamo stati tutti chiamati a riorganizzarci e rivedere le modalità prevalenti di esecuzione della nostra professione. Abbiamo dovuto rinunciare alla presenza fisica in aula in Business School, ma abbiamo colto questa limitazione per sviluppare e migliorare il lavoro da remoto, in particolare la formazione. Come abbiamo agito? Abbiamo guardato alle opportunità che ci venivano offerte dal contesto di crisi, facendo emergere strumenti nuovi, informatici e comunicativi, sfruttando le potenzialità delle piattaforme digitali e sviluppando nuove modalità di formazione da remoto.
Abbiamo sentito il bisogno, condiviso, di non interrompere il nostro legame con i clienti, decisi a proseguire insieme a loro i percorsi precedentemente tracciati o iniziandone di nuovi.

Quali sono alcune delle best practice che abbiamo studiato e sperimentato in questi mesi?

Cornice d’accordo

All’inizio di un percorso di formazione online vi sono molti ostacoli, ma senza dubbio uno degli errori più frequenti è quello di non definire in maniera chiara gli obiettivi e le aspettative della formazione. Il primo passo di ogni nostra azione formativa è stato proprio questo: parlare degli obiettivi e condividere le aspettative della formazione insieme ai partecipanti. All’interno di questa cornice, del ring, possiamo poi alla definizione consapevole delle regole, relative alle modalità della formazione: suddivisione e organizzazione dei moduli, modulazione delle pause, ordine degli argomenti, ascolto e partecipazione attiva dei discenti.
Abbiamo provato tutti in questi mesi quanto lo schermo del nostro computer sia meno appagante rispetto alle dinamiche di aula e come la distrazione sia uno dei pericoli più grandi durante la formazione: guardare e rispondere ai messaggi o a una mail, completare una presentazione per il prossimo meeting, navigare sul web o pensare alle faccende domestiche portano a distrarci e ad allontanarci dagli scopi del percorso formativo.
Accendere la webcam e collaborare nel tenere alta l’attenzione per un periodo di tempo prestabilito è un inizio positivo e necessario per qualsiasi forma di interazione online.

Gamification

La mancanza di interazione diretta alla quale ci costringe l’uso delle piattaforme online deve essere compensata da altri fatto. A chiunque piace giocare, il gioco è interazione e da remoto è ancora più importante trovare e stimolare una sensazione di entusiasmo e voglia di condivisione.
La gamification può essere attuata in molti modi, l’importante è realizzare un gioco “professionale” (chiamato anche Serious game) e al tempo stesso didattico, inerente all’argomento per far crescere un po’ di sana competizione. La sua applicazione serve a tenere alta la concentrazione, a rafforzare e memorizzare i concetti della formazione, a lavorare divertendosi, tanto che alcune aziende di software hanno iniziato a creare piattaforme di gioco online per i propri dipendenti.

Tempi e curva dell’attenzione

La curva dell’attenzione di ciascuno di noi non ha un andamento costante e la nostra attenzione non può essere illimitata.
Nella formazione online tale aspetto è ancor più marcato con un’ulteriore riduzione della soglia. Alcune tecniche, tra cui quella denominata la tecnica del pomodoro, forniscono semplici strumenti per l’utilizzo ottimale del tempo, funzionali al controllo dell’attenzione. Abbiamo imparato che, in generale, quando lavoriamo su un compito specifico, definire degli slot di tempo, che non devono andare oltre i 25 minuti, può aumentare la nostra produttività. Utilizzare anche il tempo dedicato alla formazione per allenarci a tenere alta l’attenzione può essere molto efficace e i risultati si vedono fin da subito: meno stanchezza cognitiva e un aumento dell’engagement.

Tempi e curva dell'attenzione per la formazione da remoto

Tempi e curva dell’attenzione

Il tenere attiva la formazione durante questo periodo non ha solo uno scopo didattico e prettamente formativo, ma aiuta a tenere alta la motivazione individuale e dei team, creando un employee journey diverso, ma non peggiorativo, rispetto a quello strutturati in precedenza, volto alla costituzione di nuove modalità compatibili con la nuova normalità che ci attende.
A fronte delle molte difficoltà che ci si pongono davanti, è richiesta la capacità di adattare e rinnovare i canali formativi e comunicativi.
Possiamo decidere come sfruttare tali canali, vivendo la formazione fino in fondo per incrementare e consolidare le nostre conoscenze, sperimentando per non rimanere nel bias della paura nell’adozione di nuovi strumenti.
In un nuovo momento storico serve nuova flessibilità cognitiva e rinnovata curiosità.

 

Visita la nostra pagina di formazione per scoprire i nostri nuovi percorsi da remoto.

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